19/04/08

I have a dream.


A parte quello di fare la scrittrice, ho un altro grande sogno:
quello di fondare un'agenzia pubblicitaria etica.
Mi piacerebbe poter scegliere di pubblicizzare solo prodotti creati nel pieno rispetto dell'ambiente. Ecocompatibili. Riciclabili. Utili.
Mi piacerebbe anche poter constatare di persona come e dove vengono prodotti.
Vorrei poter verificare anche che in quell'azienda, oltre ai prodotti, anche le persone vengono trattate bene.
Vorrei poter verificare che anche chi ne fa parte ad alto livello non abbia pendenze con la legge.
Voglio onestà sotto tutti i punti di vista.

Voglio poter garantire che abbia una finanza chiara e pulita.
Voglio che sia affidabile non solo il prodotto ma anche l'azienda sotto ogni punto di vista.

La mia pubblicità avrebbe così un doppio valore: per ciò che vende, e per ciò che in seconda battuta garantisce moralmente ed eticamente anche a sfondo sociale.

Vedere il marchio della mia agenzia su una pubblicità vorrebbe già dire assoluta lealtà.

Questo vorrei.

Ma so già che resterei subito senza clienti.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Quel che scrivi lo considero stupendo per due motivi: 1. perchè ce ne sarebbe veramente bisogno, e se non siamo dall'interno i primi a farlo non cambierà mai. 2. perchè è lo stesso sogno che ho in testa anche io da un paio di anni. Un'agenzia pubblicitaria etica.

Ti ho letto grazie all'articolo su La Stampa e tutto questo mi ha lasciato con una dualità di intenti: da una parte il voler scappare a gambe levate da questo mondo che mi sta attirando a sè, dall'altra il voler perlomeno tentare di cambiarlo.
Un saluto

Jarluc ha detto...

Non credo che resteresti senza clienti e mi fa pensare che forse tutti i settori - e quelli della comunicazione in primis - hanno bisogno di maggiore etica. Il mio sogno (da giornalista) è fare un giornale che non debba mai chiedersi "lo posso scrivere questo?". Il dramma è che se mai trovassi il capitale per iniziare e la gente saprei di trovare anche i lettori, ansiosi di una informazione diversa o meglio: vera.
Come vedi non sei sola...

Anonimo ha detto...

purtroppo... utopia... poveri noi tutti vogliono guadagnare ... senza fare qualità .. ottimo quello che vuoi fare, utopia.

Anonimo ha detto...

Io anche ho un sogno nel cassetto che mi farebbe guadagnare poco, forse niente... ma mi appagherebbe tantissimo: aprire un caffè letterario.

Unknown ha detto...

Ciao Vale,
non credo che sia veramente utopico, quello che vorresti fare. È idealista, questo sì, ma secondo me funzionerebbe, perché l'etico e il biologico in questo momento sono mercati enormi.

Proprio stamattina ho ricevuto il giornale pubblicitario della Coop svizzera: 40 pagine unicamente di prodotti fair trade, dalla canottiera alla banana. Vi sono molti interventi e analisi di specialisti che credono in questo mercato. Ma attenzione a non cadere nel paradosso: Greenpeace, ad esempio, sta promovendo una campagna CONTRO le pubblicità delle automobili cosiddette ecologiche. Una BMW ibrida che viene venduta come verde, consuma comunque due volte tanto un'utilitaria qualunque.

Tra l'altro, questo sogno ti risolverebbe anche il problema di lavorare in un ambiente un po' stress, come oggi. Allora, a quando l'apertura de L'ETICA-etta?

luca ha detto...

sarebbe magnifico: la prima agenzia pubblicitaria ETICA, in tutto e per tutto... Ci lavorerei gratis, sarebbe una mission per tutta la vita... Pubblicizzare solo quello che funziona, solo quello veramente prodotto in modo serio, professionale, senza sfruttare alcun poveraccio... chissà...

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