31/10/11

Perché si. Oh!

- è importante per me avere sempre le mail sott'occhio.
 - la mia tariffa del telefono scade e ne devo impostare un'altra, già che ci sono cambio
- faccio bella figura coi clienti
 - il telefono che ho ormai si impalla
 -Emma cresce, così le posso fare le foto / i video belli
 - ha un sistema di chat fichissimo, mi hanno raccontato
 - e che cacchio, ho fatto una figlia, me lo merito!
 - perché ho sempre usato apple e con gli altri non mi trovo

 E' incredibile la quantità di scuse che si è disposti a trovare per avere il nuovo Iphone. Ah, già, manca "Perché è morto Jobs, glielo devo" : )

25/10/11

Cappellacci Findus: una cappellata.

Si, si, ditemi che è ironia. Certo. Vediamo se riesco a capire la fantastica strategia della Mc Cann – agenzia che ha ideato questa campagna: allora, io giovane donna, rientro a casa dopo una giornata di lavoro, Mio marito forse è lì, forse tornerà dopo di me. Preparo al volo la cena e intanto butto un occhio alla tv dove passa lo spot dei 4 Salti in Padella, dove una voce in stile anni 50 mi mette in guardia: l’ultima volta che sono uscita andavano di moda le spalline imbottite? (dio neanche troppi anni fa… ricordo le amiche un po’ più grandi di me le usavano)… Se voglio che mio marito mi porti fuori a cena non devo cucinare i Cappellacci dei 4 Salti in Padella. Altrimenti si resta a casa e non mi porta fuori. Mh. E io che lavoro, sono indipendente, ho un conto in banca, faccio girare la baracca, con ogni probabilità faccio parte di quel 70% di donne che si accollano anche tutto il lavoro casalingo, dovrei ridere di questa cosa? Scusate, ma dove sta l’ironia? Perché per chi non lo avesse notato sono ancora le donne a occuparsi della casa e della cucina. E il fatto che nella pubblicità si dica che dobbiamo aspettare l’uomo per farci portare fuori francamente è svilente. Dovrei trovare esilarante il trattamento anni ‘50? Che cosa dovrebbe farmi ridere? Io donna realizzata ed evoluta dovrei ridere di questo stereotipo che ancora mi rappresenta come serva del marito esattamente come 50 anni fa? Mh. Ma siamo sicuri che l’abbiamo svangata la fase di “angelo del focolare”? Perché secondo me il problema è tutto lì. Ah, e prima che mi diciate che lo spot dei salvaslip è peggio, tranquilli: arrivo anche a quelli.

21/10/11

Il corpo che racconta.

Ho un corpo diverso adesso. Ho un corpo che racconta. Il mio corpo parla di mia figlia. Il mio ombelico che non riesce più a essere rannicchiato dentro sé stesso come prima, racconta di come scalciasse coi piedini e lo puntasse in fuori. La linea alba, che ancora è rimasta netta e scura, mi divide ancora il ventre a metà. Prima era il meridiano di un mappamondo umano. Ora segmenta in verticale la pelle vuota, questo sacco che ha fatto maturare Emma. Sono un marsupiale adulto svuotato della mia creatura. Questa pelle qui, questa sotto l’ombelico, questa un po’ molle, che saltella quando rido, questa pelle che non mi lascia chiudere i miei vecchi jeans, questa che le riviste di moda cancellerebbero con photoshop, è stata la sua culla, la coperta che ora cerca nel lettino, per stare più al caldo. Anche questo seno grosso e pieno, di tre taglie più grande di prima, è tutto dedicato a lei. Queste borracce per dissetarla durante il cammino. Sono sue. È un corpo che porta la cicatrice lunga e dolorosa del parto, che mi ricorderà per sempre, ogni volta che farò l’amore, che lei è arrivata, che quel gesto in fondo ha anche come finalità quello della nascita. La mia cicatrice dalla vagina all’ano è il ricordo indissolubile di come è uscita, con la sua mano vicino al viso. Gesto che ancora fa, sempre, quando è tranquilla e vuole addormentarsi. Il mio corpo è un album di ricordi del suo arrivo. Di come si è formata. E di come è ora. Porto scritto addosso la genesi di lei. Mi piace il corpo che ho. È un corpo utile. Affaticato. Ha fatto qualcosa di bello, anche se ora è acciaccato, sciupato, diverso da come ci si aspetterebbe. Ma è un corpo più vivo. Un corpo con una storia addosso. E a me così piace anche più di prima.

06/10/11

Maternità sold out!

Ho mandato i miei documenti all'INPS per vedere se mi spetta qualcosa per il periodo di maternità.
Ma qualcosa mi dice che non vedrò un soldo.

Come possono pensare che una donna che ha un figlio e che lavora in proprio possa permettersi di stare a casa senza lavorare da subito.
Per chi ha la partita IVA la maternità è un lusso che non ci si può permettere.

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