26/08/08

Ci sarà figa, a Baghdad?




Oggi mi va di salutare una persona.
Ve lo ricordate, vero? Enzo. Enzo Baldoni.
Era un copywriter.
Mica uno di quelli di adesso, seduti davanti a ebay a dire "facciamo la campagna figa per Cannes".
Era uno che sapeva scrivere. Che faceva la pubblicità come va fatta: scrivendo bene, pensando alla cosa migliore per il prodotto e per il cliente.
Enzo sapeva scrivere.
Scriveva soprattutto di viaggi. Era uno che amava andare a zonzo per conoscere la gente e capire come mai in certi posti ci sono persone disposte a sparare per far valere i propri diritti.

Non era uno di quelli all'avventura. Chi ha bazzicato sui suoi blog nel periodo del G8 lo sa.

Io Enzo ho solo avuto la fortuna di sentirlo una volta per telefono. Per un colloquio che poi non ho fatto perché mi avevano assunta da un'altra parte.

Enzo me lo ricordo bene.

La data del 26 agosto mi si è stampata in mente. Era il 2004. Stavo andando a incidere una musica per Ferrarelle.
Passava un amico a prendermi.
Dal balcone Gigi si è affacciato e mi ha detto solo "L'hanno ucciso". E io sapevo a chi si riferiva.

Tutto quello che c'è stato dopo, soprattutto da parte dei giornali, sono state stupide chiacchiere di chi non sa. Di chi non conosce. E soprattutto di chi non ha mai letto.


Il blog di Enzo, uno dei vari, è ancora attivo: http://bloghdad.splinder.com/

"Ci sarà figa, a Baghdad?" era il titolo di uno dei suoi tanti post.
Scanzonato, divertente, dissacrante, e insieme umano. Troppo umano.



"lunedì, 26 luglio 2004
Ci sarà figa, a Baghdad?
E, a proposito di culo: mi sono comprato un costumino rosso di Ferré (uno che di panzoni se ne intende) che mi sta come un figurino . Seduto a gambe incrociate, sono entrato in uno stato di profonda meditazione e, contemplando il costumino di Ferrè, ho trovato l'obiettivo di questo viaggio: stare venti giorni spaparanzato nella piscina del Palestine. Posto tranquillo, pochi turisti...

Chissà se c'è figa, a Baghdad."



Che io sappia il corpo non è ancora stato ritrovato.

(Accidenti a te, Enzo, e sì che eri grosso!)

22/08/08

Arrendiamoci alla Svizzera!




Sono in visita a un ospedale di Locarno perché mi hanno commissionato un lavoro.
Giovanna, la responsabile che mi accompagna per i reparti, mi mostra il reparto dedicato a quello che da noi viene chiamato “consultorio”.
Danno preservativi gratis, i giovani possono presentarsi per avere informazioni, fanno corsi di educazione sessuale nelle scuole.
E’ anche il reparto dove si fanno le interruzioni di gravidanza.
“Ah” dico io “e voi non l’avete il problema dei medici obiettori di coscienza?”
Mi guarda stranita:
“In che senso?”
“Parlo di quei medici che si rifiutano di fare le interruzioni di gravidanza per motivi di credo religioso. In Italia l’aborto è legale ma spesso non è praticato dai medici. In alcuni ospedali è impossibile abortire. Non ci sono medici disposti a farlo.”
“Io penso che se un medico la pensa così dovrebbe cambiare mestiere.
No, no. Qui da noi non esiste proprio!”

Non le chiedo quante interruzioni di gravidanza hanno ogni anno. Ma immagino che siano poche.


Io voglio passare la frontiera a palmi alzati ed arrendermi alla Svizzera.

19/08/08

Nostro signore dei trapianti.



Pare che in Egitto sia già polemica sulla proposta di non scambiare organi da trapiantare tra musulmani e cristiani.
Il motivo? Pare che sia per sventare il rischio di traffici illeciti.

Prima la chiesa con le sue più che discutibili prese di posizione su ogni argomento di ordine pubblico e non.

Adesso questa.

Mai come ora ho la sensazione che la religione sia fatta apposta per allontanare i popoli anziché avvicinarli.

Siamo sicuri che Dio, nelle sua varie forme e accezioni, sia davvero buono?
Non è che magari sotto sotto è un po' perfido, bruttino... uno che non si fa mai gli affari propri, uno che alla fine ci prende gusto a fare tutti 'sti casini?
Nonostante tutto è il più grande serial killer della storia.

A me Dio e la religione l'avevano sempre raccontata diversamente.

Carità, perdono e comprensione sembrano solo parole di carta sulla carta.

Ma un po' di sano buon senso no?

18/08/08

Succede.


Bisogna fare i conti col dolore.
Chi è abituato a fare sport ad alto livello lo sa.
Soprattutto in vista di gare importanti.
Ci si fa male per cali di concentrazione.
E per paura.
Il tuo corpo lavora al contrario: pensi di essere rilassato, eppure in un angolo della mente qualcosa mina un equilibrio che sembra perfetto.
Il tuo corpo trama contro di te.
Le fibre si sfilacciano.
Quello che era un muscolo diventa una cancrena.
L'acido lattico è un morso.
Semplicemente non vai.
Tutto da azzerare.
Tutto da rifare.

Succede.
Ai migliori e ai peggiori.
Non è il caso di piangere.

Un po' di riposo, massaggi, impacchi freddo e caldo.
Forse infiltrazioni.

E poi di nuovo al via.
Almeno: io dopo 10 anni di atletica, un po' di strappi cicatrizzati male e un'operazione al ginocchio, ho imparato così.

14/08/08

Ma vaffanculo, vah!

Ed eccolo, anche da noi, il concorso per la blogger più sexy.
Per partecipare pare basti avere un blog, specificare il perché si è aperto un blog e magari mandare una foto dove si dimostri di essere figa quanto basta.

Questa è l'ennesima cazzata che mi fa letteralmente imbestialire.

Mi auguro che le altre colleghe e compagne siano abbastanza sveglie da non parteciparvi.

Aspirate ad un calendario sexy? Beh, vi resta sempre il "Grande Fratello", "Lucignolo", fare la gallina urlatrice a "Uomini e donne" o fare una roba così insomma. (egggià, perché il blog bisogna averlo aperto prima della data del concorso, altrimenti non vale).

Ah, di talento per la scrittura ovviamente non si parla.
Del resto si sa: i blog delle donne vengono letti solo se c'è un capezzolo in bella mostra.
Vorrete mica farmi credere che cliccate qui perché vi piace quel che dico, vero?!

Io il mio culo e le mie tette le metto in mostra solo a chi se le merita.
Che la blogsfera continui a immaginarmi come vuole.

Chissenefrega.

08/08/08

Giornate come questa.



Poi il pensiero di te mi mette stesa.
Davanti alla tua finestra. E mi spoglia.
Lo so come funziona: che cominci a disegnare con la saliva tutto quello che pensi di me.
Partendo da dietro.

Il ricordo più nitido che ho non sono i tuoi occhi, o la tua faccia. O quello che dici.
Il ricordo più nitido è dettato dal tuo corpo. Da quello che mi hai fatto sentire.

Per essere precisa nella memoria, per non tradire i tuoi dettagli, ogni giorno mi masturbo con una certa dovizia di particolari.
Nessuno ti ricorda bene come me.
Neanche le preghiere potrebbero tanto.

Ti tengo meglio che su un altare.
Ci pensi, a quanto di te hai lasciato qui dentro senza figliare?

Sono la tomba perfetta dell'amore.

05/08/08

Finché morte non vi separi.



Ieri in piena notte ha acceso la luce e ha cominciato ad insultarla.
Lei adesso dorme nella camera coniugale col bambino che ha sei anni e capisce tutto. Pure gli improperi.
Lei lascia correre.
Tanto la casa verrà pronta tra 15 giorni.
I più lunghi della sua vita.
L’ha accontentato fino all’ultimo, anche su quella cosa del consultorio.
Ha preso appuntamento lui e non si ricordava neanche con chi.
Il prete che li ha accolti dopo una breve discussione ha dato ragione a lei su tutto: sul fatto che si sia sentita dare della “solita minestra riscaldata” anche quando si faceva trovare splendidamente in ghingheri solo per lui. Le ha dato ragione per gli anni passati a tirare quel cordone ombelicale di lui che non si staccava dalle scale del piano di sopra.
Ragione del secondo figlio non voluto sempre da lui.
Delle vacanze da sola col bambino perché lui non ha voglia di venire.
Ragione di tutto dopo che se n’era già andata una volta e poi tornata.
E lui, l’unica cosa che ha da dire è che non ha colpe. Che il torto è di lei. Che è tornata dalle vacanze cambiata.

Lui lavora. Lui porta a casa i soldi. Lui non ha fatto niente di sbagliato. Lui.
Undici anni così. Con uno che non parla. E se lo fa non dice niente di carino.
Undici anni a mentire e a fare promesse mai mantenute. La prima di tutte: portarla via da lì, da quella casa di altra gente che sopporta a malapena che tu faccia entrare le amiche dalla porta.
Mancano 15 giorni e il posto nuovo è pronto.
Anche il piccolo è contento d’andarci.

Siamo pronti anche noi a portarle i materassi, le sedie, la tv. Qualunque cosa occorra.
15 giorni.
E lui la insulta da mattina a sera, ora.
L’assilla di telefonate non appena mette il piede fuori casa per sapere dov’è e con chi.
La minaccia. Di guardarsi le spalle. Di stare attenta quando dorme.
Quando era via sola non le ha neanche fatto una telefonata per sapere come stava il piccolo.
Adesso che lei ha deciso, non la lascia stare un attimo.

15 giorni.
Eppure ho il terrore che quell’uomo ombra, quell’ameba che negli anni nulla ha fatto per renderla felice, ora possa farle del male.

15 giorni.
Ieri sera le ho mandato un messaggio e non mi ha risposto.
Scherzando ho detto “stai a vedere che sta facendo a pezzi mia sorella e la sta mettendo in una valigia!”
Ci siamo guardati. E ci siamo fatti seri.
E’ così labile il confine tra ridicolo e tragico.

Allora l’ho chiamata e per fortuna ha risposto.

Lo so. Probabilmente sono stupida e mi sto preoccupando troppo.
Ma alla fine undici anni fa in chiesa hanno promesso “finché morte non ci separi”.
E non è specificato di che morte si tratti.

04/08/08

C'è poco da ridere.



Io adoro i cattivi.
Faccio sempre il tifo per i cattivi.
I cattivi sono il motore delle trame.

In questo periodo due sono i cattivi più cattivi del cinema che vi invito a vedere:
Il pazzo assassino con un taglio di capelli improponibile di "Non è un paese per vecchi",
e Joker de "il cavaliere oscuro".

Interpretazione straordinaria.
Il film ha un buon ritmo.
Molti picchi di tensione.
Batman- il protagonista- è noioso come la morte.
Doppiato male. Personaggio di poco spessore. Il solito stronzo che ha paura di sparare, mentre Joker con fare scanzonato fa saltare in aria un intero Ospedale.
E' quella la scena più bella: guardate come cammina con quel detonatore in mano e vestito da infermierina.
Uno spasso.
Il film è lui. Sarebbe bastato.
Due ore abbondanti di un pazzo scatenato che fa al mondo ciò che vuole. E nessuno di fatto riesce a fermarlo.
Perché è così. Al di sopra di ogni logica.
Di Batman non ce ne facciamo nulla: miliardario che sperpera denaro per fare del bene e per costruirsi una mega armatura che lo difende da tutto tranne che dai morsi dei cani (!!!)
Morgan Freeman fa il solito buono tutto fare un po' dio, un po'capo del mondo.
I mafiosi hanno la solita faccia e i soliti modi.
La bella di turno non è poi tanto bella, una volta tanto.

Eppure ne vale la pena.
Solo per Joker.
Un monolite in mezzo a una sceneggiatura che altrimenti farebbe acqua (alla fine ci si perde il filo della questione mafia, non si capisce più lui i soldi perché li ha recuperati, perché quel cinesino maledetto è ancora vivo, perché non fa saltare i ponti come ha detto etc, etc, etc). Ma chi se ne importa.
Il bello è vedere cos'altro si è inventato.
E' la pura follia compiaciuta. E andresti avanti ore a vederlo.

Lo ammetto: ho sbuffato anch'io quando nessuno dei due traghetti è saltato in aria.

Dai, a carnevale, tutti truccati come lui, in giro armai a dire "Perché sorridi così poco?"

Ah, dimenticavo: lui alla fine non muore.
Meno male!

01/08/08

Evviva!

Evviva perché oggi finisco un lavoro e poi comincio ufficialmente un lungo periodo di riposo.
Evviva perché quel periodo di riposo diventerà la mia nuova vita.
Evviva perché il mio amico Guido lascia l'agenzia e va a lavorare in un posto migliore.
Evviva perché in famiglia non sono l'unica che ha deciso di cambiare, e mi sa che passerò l'estate a fare un trasloco non mio, ma sono molto felice per questo.
Evviva perché è come l'ultimo giorno di scuola.
(e intanto c'è Ambrosini che si mette il deodorante qui in ufficio!)

Ci si sente con calma nei prossimi giorni, neh?
: )

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