“Zia le Winx! Mi fai vedere le Winx?”
Alice corre di là e le accendiamo la tv. Inizialmente non ci
faccio caso, siamo a tavola e non guardo il cartone.
Poi mi cade l’occhio sulla pausa del cartone. Dove una ragazzina
mulatta carinissima, ancheggia da sexy diva vissuta. Chiedo: “quanti anni ha
quella?”
“Mah, diciotto almeno, ma sembrerà più giovane.” Mi
rispondono gli amici che le fanno vedere abitualmente alla figlia.
La ninfetta si dimena, seguita a ritmo da un gruppo di
bambine- quelle si, bambine davvero- che la copiano in tutto e per tutto.
Dall’ancheggio alla smorfietta.
Poi comincia il cartone e finalmente le vedo in azione
queste benedette Winx.
C’è una frase del mio amico che vale più di ogni altro
giudizio:
“Mi piace guardarle rispetto agli altri cartoni, oh, ci sono
certe patate!”
E patate in effetti sono: autoreggenti, minigonne, pance
fuori, scollature e tanti, tantissimi ammiccamenti.
Ogni posa è un inno alla sensualità: bacetti lanciati su due
dita, strizzatine d’occhio, anca sempre in fuori e sederini sporgenti. Tacchi
altissimi. Guanti sopra il gomito.
Cosa fanno le Winx? Non lo so. Non l’ho capito. Ho visto
solo delle grandi trasformazioni da gnocche a supergnocche. Un gran frullare
d’ali, glitter e rossetto.
Un po’ di magia lanciata a piene mani contro i cattivi e
bon.
Il modo per riconoscere le Winx? Non dal carattere o dal talento, ma dal look.
Ho capito che sono 7. Tutte magre e in forma. Tutte coi
tacchi. Tutte con abiti attillati. Leggono? Scrivono? Hanno talenti particolari?
Non so.
Nulla a che vedere con “Piccole Donne” dove il mio mito era
Jo: una che si era fatta tagliare i capelli lunghissimi per portare a casa
qualche soldo. Jo: quella col nome da maschio che scriveva.
Oppure con "Creamy" altro cartone dove una bimbetta poco caruccia si trasformava in una cantante in minigonna, ma con i gambaletti...
Le Winx no. Non si capisce cosa fanno. Magie in genere.
Hanno più talento per come si agghindano che per quello che fanno.
Sono patate. Non fatate. Patate.
Lo so che non potrò proteggere Emma a vita da questo
immaginario, ma dannazione, le autoreggenti e le mossette a 4 anni, proprio no.
Lasciate che siano bambine. Non ninfette. Bambine.