27/02/14

Pancia post-parto: non c'è niente di bello nell'essere uno shar-pei.



Questa è la mia pancia. Ed è brutta.
È una specie di pasta non lievitata e venuta male.
È come se qualcuno avesse aperto il forno a metà cottura, proprio sul più bello, quando tutto sta per lievitare e diventare profumato e croccante.
La mia pancia è vuota, ora.
Ed è così che resta dopo che si è partorito.
Beh, qui vedete la versione da sdraiata.
Nella versione in piedi l’ombelico è sporgente sopra e la pancetta si rigonfia un po’. E restano comunque molte smagliature.
Eccola qui la meraviglia del post parto.
Nulla di drammatico: non sono preoccupata perché ci sono già passata una volta e so che ci vuole tempo per rientrare nelle forme, nei jeans preferiti e nella pelle.
Le smagliature resteranno un po’, ma non più così evidenti.
Anche la pancia, se avrò la costanza di ammazzarmi di addominali, tornerà tonica.
Certo, si vedrà ancora qualche segno. L’ombelico non tornerà dentro tutto come all’inizio, già con la nascita di Emma era rimasto un po’ così, erniato, credo che si dica.
Lo so, i post delle riviste con le immagini delle donne felici sulla bilancia sono più rassicuranti della mia pancia da shar-pei.
Però la verità è più vicina a questo che alla carta patinata.
Lo so, ci sarà qualche imbecille che nei commenti scriverà cose tipo “che schifo”, ma non mi interessa.
È il mio corpo. Ha fatto nascere Emma e Giovanni. Conosco i limiti che ha, i suoi difetti. So che tempi di recupero ho.
So che questi sei chili di troppo se ne andranno se solo avrò la costanza di andare in palestra e impegnarmi. Non dico molto: ma sei mesi ben fatti mi faranno rientrare nella mitica longuette di Zara, il mio metro di misura per sapere se sono rientrata nel mio peso – e nelle mie curve- oppure no.
So anche che il seno, una volta finito l’allattamento, sarà quello che mi darà problemi.
Non mi piacerà vuoto e sfiancato, e sarà difficile abituarsi alla sua forma nuova. Mi sentirò meno femminile e continuerò a rimpiangere i miei vent’anni.
Non c’è niente di magico nel post parto.
Niente di poetico in questa forma nuova che ti ritrovi addosso come un sacco largo e che nessuno ti ha preparato ad avere.
Ci piombi dentro nel giro di poche ore ti ci devi abituare almeno per qualche mese, fino a che tutto non si riassorbe per bene.
Certo, ci sono le fortunate, quelle in stile Belen che dopo due giorni dal parto sembrano uscite da una sfilata e non da una sala parto. E poi ci siamo noi, le donne vere, quelle fatte di carne, ossa e pelle in più.
Noi che ci dobbiamo mettere ancora i vestiti premaman perché i nostri ancora non ci stanno.
È un vestito di adipe larga che bisogna sfilarsi di dosso piano, perché in fretta non ci si riesce. Una sorta di streap tease lungo mesi per tornare la femmina che eri.
Però, alla fine ci si riesce.
E se non ci dovessi riuscire... beh, resto sempre uno shar-pei con un certo gusto nello scrivere. Arf!

10 commenti:

Laura ha detto...

Guarda hai tutta la mia stima per questa foto, io non so se avrei avuto il coraggio di mettere a nudo una condizione non ottimale. Ma hai ragione te, il tempo passa e non solo quello, si può solo adattarsi alla nuova noi. Come ho detto anche a mia sorella: c'è solo un modo per non invecchiare, morire e io preferisco comunque rughe, smagliature e tette cadenti!

Alessandro ha detto...

io ho perso 50 kg e ho la tua stessa pancia... io combatto da quasi 2 anni tra palestra bici corsa e alimentazione rigorosa, spero che dopo 35 anni di obesità possa avere anche io la pancia leggermente piatta

ester ha detto...

mi piaceva questo blog perchè si approfondivano tematiche sui generi sulla pubblicità sulla società ... e ora? sembra uno dei tanti blog - diario. tutti con sta smania di diario "segreto" che poi segreto non lo è più. mi spiace, un po' per la pancia (che cmq passerà) , ma di più mi spiace per la piega che il blog ha preso. in bocca al lupo. ester

Anonimo ha detto...

Come l'autore ha diritto di u ciò che vuole, anche il lettore può farlo, no? Quindi, metti cado che ad uno veniva di scrivere "bleah" magari non tanto per offendere quanto per l'impressione della foto...perche deve essere chiamato imbecille ? Mi spiace ma se sei tu la prima ad offendere, cosa ti aspetti dagli altri?

Lucrezia ha detto...

Cara Ester, forse ti sbagli. È proprio dalle esperienze personali che si può riflettere in grande e in generale. Il blog spesso è usato dai suoi creatori per far argomenti generali, partendo proprio dal loro personale. Allo stesso tempo però forse ho capito cosa intendevi dire. Se quello che intendevi tu è quella poca pratica di trasformare il personale in un argomento universale che coinvolga tutti, hai ragione, ti consiglio allora altri blog altre letture, perché qui chi scrive ha proprio questo tipo di impostazione. Può piacere o no. Un saluto, Lucrezia

Giulia ha detto...

Perché uno che commenta "bleah" a un post in cui una donna si espone in questo modo per condividere qualcosa di intimo di cui non si parla mai (perché la narrativa della mamma bellissima e in forma è tanto più attraente) È, senza dubbio, un completo imbecille. Spero di avere risposto in maniera soddisfacente alla tua domanda.

Anonimo ha detto...

Giulia concordo pienamente con ciò che hai scritto...io sono una neo mamma, ho partorito il 14 dicembre e la mia pancia è peggio di quella vista...farò il possibile x tonificare, ma nulla è paragonabile alla gioia di diventare mamma!!

Anonimo ha detto...

Io sono mamma di due figli in piu ho anche tolto l'ombelico x un ernia
ma io rispondevo bleah lo stesso forse come aspetto son messa peggio . pero per me se una mette un post cosi'da troppa importanza all'aspetto...anche se apparentemente fa il contrario...e'troppi drammatizzante,come se avere il corpo cosi'fosse chissa
'che problema. ma
chissenefrega

Anonimo ha detto...

Grande stima sorella.
Sono alla mia terza gravidanza e dalle prime due mi erano rimaste un'ernia e una grave diastasi che il chirurgo mi ha risistemato. Lui mi ha detto di andare liscia con questa terza pancia, che il risultato tornerà e ci spero.
Intanto questa volta la pancia è piccina picciò.

Anonimo ha detto...

Mi dispiace molto per il tuo vissuto e per la tua sofferenza nel parto e dopo. Tante cose devono cambiare nella società affinché le donne possano davvero essere libere e trattate bene, anche nel travag, io, parto e dopo. Tuttavia, da madre, credo che, come è sbagliato descrivere la maternità solo rosa e fiori, è anche sbagliato il contrario, ossia descrivere tutto così nero. Forse lo è stato per te e me ne rammarico, ma essere madre rimane una scelta e non un'imposizione, dunque o sinaccetta di prendere tutto il pacchetto o forse è meglio rimanere senza figli.

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