13/02/09

Di che morte morire.




Quello che trovo incredibile della morte è il senso dell’umorismo.
Me lo ricordo perfettamente quando la nonna Oliva ha detto in quel suo accento veneto “no, speriamo proprio di non rimanere qui in una qualche maniera. Mejo che l’me porti via tuta intera”.
L’aveva detto scuotendo la testa bianca e mettendoci una risata stridula. E puntualmente, due giorni dopo natale, l’abbia trovata con la bava alla bocca che non parlava, metà corpo paralizzato e la quasi totale incapacità di muoversi.

Era l’anticipo di quello che sarebbe stato. Il segno premonitore che non sarebbe durata tanto. Un annetto. Infatti poi se n’è andata nel suo letto in un rantolo acquoso, nonostante le cannette dell’alimentazione e il bombolone d’ossigeno tipo quello del luna park per gonfiarci i palloncini. Solo che noi c’abbiamo gonfiato i suoi polmoni.

89 anni è una bella età per andarsene.

Però, dai… è proprio una presa per il culo uscire di scena così, coi pannoloni, la carrozzina imbottita e la gente che ti deve parlare come se tu avessi 3 anni perché è così che sei ridotta: a un ghigno infantile e a un battito di palpebre a pupille spalancate per far capire che sei felice.

Non lo so se sia rimasta della stessa opinione in merito alla propria fine.
Quell’anticipo di morte le ha bruciato una parte del cervello.

A natale le avevo regalato i bagnoschiuma dell’Erbolario. Non li ha mai usati nessuno.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Valentina leggo spesso il tuo blog....Aspettavo un tuo intervento dedicato a questo tema...Anch'io ho avuto mio padre in uno stato del genere e nn stavo mai nella sua stanza perchè solo guardandolo piangevo a dirotto...Lui nn parlava nn faceva nnt ma sn sicura ke capiva..Qll poke vlt ke c sn stata vicina lui aveva gli okki lucidi e a vlt piangeva...Speravo tanto ke la sua fine si avvicinasse perchè dawero nn ce la facevo più...Xò anke cosi..restava mio padre e soprattutto una PERSONA...

Anonimo ha detto...

"Mejo che l’me porti via tuta intera". Perchè dopo una vita dedicata alle persone di questo Paese non si ha il diritto di andarsene con dignità? Chi vuole sperimentare sondini ed interventi è libero di farlo.

fano ha detto...

trovo molto interessante il tuo blog infatti mi sono aggiunto tra i tuoi lettori, se hai tempo(e voglia)dai un'occhiata al mio blog,ciao!

Valentina Maran ha detto...

Ciao Arianna:
La vicenda di Eluana mi ha toccato molto... diciamo che al momento preferisco lasciar sbollire il casino.
Appoggio assolutamente il diritto di una persona a decidere come e quando terminare una cura. Alimentazione e idratazione comprese.

Valentina Maran ha detto...

Per MArco:
concordo.
Libertà di decidere per sé stessi prima di tutto. Senza imporre dei credo morali relativi alla propria religione.
(mi pare che dall'alba dei tempi i testimoni di GEova rifiutino un determinato tipo di cure...)

Valentina Maran ha detto...

Ciao Stefano:
grazie dell'appoggio!
Darò un'occhiata di sicuro!
: )

fano ha detto...

Ciao,oltre al post che hai scitto trovo bellissima l'immagine che hai utilizzato,rende molto bene con il contenuto del testo.

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie

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