Ieri su twitter mi è balzato all’occhio un post dove si invitavano le mamme blogger
a degli incontri formativi. Clicco e mi si apre un post pieno di promesse:
Speech
gratuiti e corsi, tutti rigorosamente free, dove ti insegnano manutenzione del
blog (e va bene), competenze e gestione degli emolumenti (perfetto) e poi dei
corsi per le mamme perfette: tecnica foto per realizzare foto per il sito
(occhey…), riciclaggio creativo (mh, sniff, puzz…), cupcake natalizio (ma
perché?) e uncinetto (scherziamo, vero?).
Poi
c’ho pensato sopra ed è vero: sono una pessima mamma blogger. Mea culpa. Le
vere mamme blogger devono saper cucire, devono saper cucinare, devono saper
riciclare. E devono essere felici. Sempre. Stupida io che pensavo che fare la
madre fosse un altro mestiere.
Quindi
mi sono adattata al trend ed ecco i miei consigli da mamma blogger come Dio
comanda e web vuole:
Questi
pene e queste tette di maglia (si, non è uncinetto, ma non sottilizziamo), oltre
che essere adorabili sono a sfondo benefico per una raccolta fondi contro il
cancro e sono stati fatti da un’artista geniale: Shannon Gerard
Si
posso acquistare. Cosa ve ne fate? Volete mettere che figurone, magari
applicate alla sciarpetta dei vostri piccoli? Oppure alla vostra?
Io
non amo cucinare, ma mi assicurano che sono buonissime. Quando si dice prendere
un uomo per la gola, qui lo strattonate forte forte anche per il pisello. Queste le fa Holly & The Icing.
Potete
seguire il tutorial. Se poi volete darle da mangiare ai pargoli a colazione,
potete sempre realizzare un’ape da metterci sopra, così gli spiegate anche la
questione della procreazione e vi siete portate avanti col lavoro.
E' possibile fare vasi e vasetti colorati recuperando lampadine dismesse e creare
mobiletti con i cestelli delle lavatrici, il teorema vale per tutti. Quindi,
visto che non si butta via niente, come per il maiale, cari i miei lettori un
po’ suini eccovi svariati utilizzi del vibratore, che può essere comodamente
adattato alle esigenze della massaia moderna e felice. (credo che le foto siano una campagna pubblicitaria giapponese, o giù di lì, quindi scusate se non cito la fonte vera: l'ho trovata su nonciclopedia ma neanche loro mi dicono di chi è).
Ok. Ora sono ufficialmente la mamma perfetta. Anzi, la mamma blogger perfetta. E se
avete pazienza giusto quei due mesi, mi lasciate partorire e vi racconto la
beatitudine di farsi spaccare in quattro la passera da un colosso di quasi
quattro chili. Ovviamente sorridendo e dicendovi che è tutto perfetto e
bellissimo. Perché sei mamma. E quindi va tutto bene.
Ora, ditemi la verità: è davvero così che volete farvela raccontare la maternità? Sicuri? Perché a me ‘sta roba sa
tanto di di stereotipo di genere in cui ci siamo infilate, più o meno felicemente, da sole.
Nessun commento:
Posta un commento