16/02/09

Prendere i voti.



Il mio nipotino ha portato a casa la pagella.
E' un tripudio di otto e di nove.
Neanche io nei tempi migliori sono riuscita a fare meglio.

Si, certo, sono molto orgogliosa di lui.

Ma c'è un fatto: dubito che i voti così alti facciano bene ai bambini.

Sapranno abituarsi poi alla realtà? Quando si troveranno a scontrarsi con pagelle meno auliche di istituti superiori, ce la faranno?
Una discesa dei voti sarà ovvia e inevitabile con il passare degli anni.
Non li staremo abituando troppo bene?

Non li staremo illudendo?
Credo che il massimo che si debba dare, per principio, sia 8.
Abbassiamo le medie senza timori.

Lasciamo che i 9 e i 10 siano traguardi possibili ma lontani: trionfi da raggiungere a fatica. Credo che sia più educativo.
Lasciamo i 10 come evenienza eccezionale che ti capita una volta nella vita- o forse mai.
Che male c'è a essere imperfetti?

15/02/09

Occhio al riccio!

E' online il blog di un mio caro amico: Alessandro Ghione. Tenete d'occhio il ragazzo: ci sa fare.
Al momento ha solo un post, ma mi aspetto grandi cose!
Il sito è questo:
www.filisottili.it

: D

13/02/09

Di che morte morire.




Quello che trovo incredibile della morte è il senso dell’umorismo.
Me lo ricordo perfettamente quando la nonna Oliva ha detto in quel suo accento veneto “no, speriamo proprio di non rimanere qui in una qualche maniera. Mejo che l’me porti via tuta intera”.
L’aveva detto scuotendo la testa bianca e mettendoci una risata stridula. E puntualmente, due giorni dopo natale, l’abbia trovata con la bava alla bocca che non parlava, metà corpo paralizzato e la quasi totale incapacità di muoversi.

Era l’anticipo di quello che sarebbe stato. Il segno premonitore che non sarebbe durata tanto. Un annetto. Infatti poi se n’è andata nel suo letto in un rantolo acquoso, nonostante le cannette dell’alimentazione e il bombolone d’ossigeno tipo quello del luna park per gonfiarci i palloncini. Solo che noi c’abbiamo gonfiato i suoi polmoni.

89 anni è una bella età per andarsene.

Però, dai… è proprio una presa per il culo uscire di scena così, coi pannoloni, la carrozzina imbottita e la gente che ti deve parlare come se tu avessi 3 anni perché è così che sei ridotta: a un ghigno infantile e a un battito di palpebre a pupille spalancate per far capire che sei felice.

Non lo so se sia rimasta della stessa opinione in merito alla propria fine.
Quell’anticipo di morte le ha bruciato una parte del cervello.

A natale le avevo regalato i bagnoschiuma dell’Erbolario. Non li ha mai usati nessuno.

01/02/09

Canone e viagra.



Quest'anno il canone è stato di 107 e qualcosa euro.
Una tassa infame che la rai chiede, pretende e minaccia di ottenere con ogni mezzo.
E lo fa nonostante i programmi siano discutibili. Nonostante la pubblicità, tanta quanta sulle reti mediaset.
Pare che io quest'anno abbia speso 107 e passa euro dei miei sudatissimi risparmi per far andare a Sanremo quel puttaniere incartapecorito di Hugh Hefner, l'uomo che per moti altri è un dio, ma per la maggior parte delle donne è un magnaccia.

I miei risparmi serviranno per farlo stare in un mega albergo con tutte le sue Barbie siliconate al seguito.
I miei soldi serviranno a rifornirlo di Viagra e fargli credere ancora di essere un uomo interessante per le ventenni.

Il mio denaro, quello che ho guadagnato anche lottando e difendendo sui giornali il ruolo delle donne, finanzieranno l'arrivo in Italia del perfetto prototipo di maschio che personalmente non vorrei più dover vedere sulla faccia della terra.


Oggi mi sento di dare un personale grazie al signor Bonolis per l'evidente e continuo disperezzo che mostra nei confronti delle donne nelle sue trasmissioni. (Troppo difficile avere al fianco donne capaci, eh? Meglio le oche, meglio le gonfiate, meglio quelle che non hanno niente da dire).

107 euro davvero mal spesi.
Mi ci potevo comprare dei libri.

Hugh, vatti a comprare i preservativi con le stecche, vah!

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